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01/04/2015
Attenzione Colli Albani stanno per esplodere (c'è qualcuno che lo ha scritto per davvero)

Il Guardian ha pubblicato un articolo sul pericolo che i vulcani rappresentano per la nostra civiltà.

Secondo Bill McGuire, professore emerito di geofisica e rischi climatici alla UCL:

“Nell’aprile 1815, la più grande eruzione vulcanica conosciuta del periodo storico, fece a pezzi il vulcano Tambora, nell’isola indonesiana di Sumbawa, a 12.000Km dall’Europa. Quello che successe dopo, testimonia l’enorme raggio d’azione delle più grandi esplosioni vulcaniche.

Il vulcano Tambora non aveva mostrato segni di vita per oltre 100 anni; l’unica indicazione che ancora ci fosse del magma ribollente al di sotto del vulcano fu una singola eruzione avvenuta in cinque millenni. Molto probabilmente gli abitanti dell’isola consideravano il vulcano estinto, anzi è possibile che, addirittura, non sapessero che l’impressionante monte di 4300 metri (il più alto delle Indie Orientali) fosse un vulcano. Tutto cambiò con i suoni roboanti ed i terremoti del 1812, ben tre anni prima dell’esplosione. Gradualmente, le onde sismiche furono superate dalle esplosioni di vapore e ceneri, incrementando la trepidazione degli abitanti dell’isola e d indicando l’imminenza di qualcosa di più grande. Così fu. Il 5 aprile 1815, un’esplosione titanica lanciò una nuvola di polveri ad un’altezza di oltre 30Km.

Le conseguenze le società sviluppate dell’emisfero boreale furono drammatiche. Una nebbia secca e solforosa avvolse i paesaggi del Nord America orientale, causando il crollo delle temperature e portando un estate così fredda da essere senza precedenti. Nello stato di New York, la neve cadde a giugno, mentre il freddo intenso ed il gelo killer spazzarono via le colture nei campi e dimezzarono la lunghezza della stagione di crescita in tutta la regione. Dall’altra parte dell’Atlantico, l’Europa vide le temperature estive crollare di due gradi rispetto alle medie del decennio; l’Europa fu colpita da freddo fuori stagione, piogge incessanti e potentissime tempeste.

L’analisi delle registrazioni climatiche rivela che il 1816, il cosiddetto anno senza estate, fu il più freddo del emisfero nord negli ultimi sei secoli.”

Fatto del tutto insolito per un giornale come il Guardian, il fulcro dell’articolo non è sui pericoli dell’industrializzazione che produce CO2. Un’esplosione come quella di Tambora potrebbe uccidere dalla fame milioni di persone, mentre il fallimento dei raccolti porterebbe il prezzo del cibo alle stelle. E Tambora non è il peggio che può accadere. L’eruzione di Toba, avvenuta 74.000 anni fa, oscurò il cielo, causando numerosissimi danni alla vita di tutto il globo e causando quasi l’estinzione della razza umana.  

McGuire prosegue nell’articolo descrivendo i vulcani attualmente più pericolosi per l’umanità, ma il tizio non ha considerato forse uno dei vulcani più pericolosi attualmente sulla soglia di un’eruzione: il vulcano Merapi, un gigante dal sonno inquieto, che si sta risvegliando, adiacente a Yogyakarta, una città di 3 milioni di abitanti. Inoltre, come si può vedere dalla lista, ha inserito un paio di formazioni vulcaniche che fa prima a spegnersi il sole piuttosto che queste ad eruttare…

1.       Laguna del Maule (Cile)
Sta attualmente crescendo alla velocità astronomica di 25 cm l’anno, sopra un magma ribollente ed in crescita 5Km sotto la superficie.

2.       Uturuncu (Bolivia)
Una protuberanza larga 70Km in crescita dai primi anni 90 che può culminare in un eruzione colossale.

3.       Colli Albani (Italia)
Ed ecco la sorpresa che mi fa capire che in fondo questo tipo non c’ha capito niente…
Questo gigantesco vulcano ha iniziato a diventare inquieto dopo 30.000 anni di sonno.

4.       Campi Flegrei (Italia)
Il tipico “vulcano inquieto” al limitare di Napoli, non ha eruttato dal 1538, ma ha mostrato segni di turbolenza dal 1970.

5.       Yellowstone (Wyoming, US)
Nessuna eruzione da 70.000 anni, ma sempre turbolento.

6.       Monte Fuji (Giappone)
A riposo dal 1707, ma gli scienziati hanno recentemente avvertito che il vulcano si trova in uno stato critico con un alto potenziale per un’eruzione.

7.       Mammoth Mountain (California, USA)
Nel settembre 2014, fino a 300 piccoli terremoti al giorno  hanno scosso l’area.

8.       Askja (Islanda)
Sciami di piccoli terremoti ed un lago craterico rimasto libero dai ghiacci l’inverno scorso, danno indizi che il magma si sta riaccumulando dall’ultima grande eruzione del 1875.

9.       Mount Paektu (Corea del Nord-China)
Nel 940 fu protagonista di una delle più grandi eruzioni degli ultimi 10.000 anni. Segni di irrequietezza sono di nuovo evidenti.

10.   Cumbre Vieja (La Palma, Canarie)
Un collasso dell’instabile fianco nord provocherebbe uno Tsunami in grado di colpire tutte le coste del Nord Atlantico.

Non commento ulteriormente su questa lista… noi siamo al numero 3!

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