Il primo settembre 1859 Richard Carrington puntò il suo telescopio di bronzo verso il sole, osservando un enorme macchia sulla sua superficie. Improvvisamente, l’astronomo amatoriale colse due enormi zone di luce bianca e intensa scaturire dalle macchie. Ecco i disegni fatti da Carrington stesso:

Cosa successe dopo?
Le aurore al polo nord furono così intense e luminose che gli uccelli cinguettavano come se fosse giorno e, cosa quasi incredibile, le luci boreali arrivarono ad essere viste vicino alle zone equatoriali. Ci sono testimonianze di osservazioni a Cuba ed in Giamaica.
Altro fatto, allora considerato molto inquietante, fu il cielo rosso sangue che seguì il giorno dopo la comparsa delle aurore.
Fu quello che oggi viene chiamato “evento Carrington”.
L’evento, visto da Carrington, fu una violenta espulsione di massa coronale che investì la Terra diverse ore dopo. Questi sono gli eventi più energetici del nostro sistema solare e se l’intensità della tempesta è tale da azzerare il campo magnetico terrestre, come nel 1859, le conseguenze saranno terribili, soprattutto sotto forma di enormi picchi di corrente elettrica in grado di mettere fuori uso e danneggiare impianti di distribuzione e generazione della corrente, telecomunicazioni, trasporti ed in genere tutto ciò che utilizza l’elettricità. Nel 1859 le uniche strutture sensibili erano rappresentate da meno di 200.00 km di linee telegrafiche, quindi i danni furono piuttosto limitati, ma oggi, in una società completamente dipendente dalla corrente elettrica, la cosa sarebbe totalmente diversa.

Quanto sono frequenti gli eventi Carrington?
Di media se ne verifica uno ogni centocinquanta anni, l’ultimo è avvenuto, appunto, nel 1859. Fatevi due conti…
In effetti c’è una probabilità , tutt’altro che trascurabile, del 12% per decennio che possa avvenire un altro evento del genere e sarebbe un vero disastro.
Immaginatevi un mondo senza corrente elettrica, acqua, telecomunicazioni e trasporti per diversi mesi. Perché ci vorrà parecchio tempo in queste condizioni critiche per sostituire tutti i trasformatori bruciati ed effettuare tutte le riparazioni. Forse anche molto più tempo considerando che per costruire un trasformatore industriale nuovo ci vuole quasi un anno.