E’ dall’agosto del 2013 che quello che viene chiamato il “Blob” è emerso dalle acque del pacifico settentrionale. Il Blob non è altro che una zona molto estesa di acqua calda che funesta ormai da quasi tre anni le acque dell’Oceano Pacifico.

La probabile causa del Blob può essere attribuita ad una persistente cresta di alta pressione situata alle latitudini medio alte del Pacifico Nord Orientale (conosciuta anche come la Cresta Ridicolmente Resistente!) che previene il normale raffreddamento delle acque superficiali oceaniche. La Cresta è anche responsabile delle temperature elevate e della siccità lungo la costa occidentale degli Stati Uniti.

Ed ecco un interessante animazione che ci mostra le anomalie medie di temperatura dal 2007 nell’Oceano Pacifico.

Possiamo notare come il Blob sia iniziato ad apparire durante La Nina del 2010/11 e che si è rafforzato durante la Nina del 2011/12. Questo suggerisce un paio di cose: la prima è che l’acqua calda del Blob possa essere stata rilasciata durante l’episodio di El Nino 2009/10 e quindi essere migrata, durante la seguente La Nina, verso il Giappone seguendo la normale circolazione. Oppure che i cambiamenti nella circolazione atmosferica causati da La Nina 2010/11 hanno causato l’accumulo di acque calde poi rafforzate ulteriormente da La Nina 2011/12.

E questa la serie temporale delle anomalie di temperatura nella ragione di oceano dove si sta manifestano il Blob:

Vediamo un’altra animazione:

Il Blob sembra scomparire negli ultimi mesi! Per la precisione sembra che il centro focale del Blob si sposti geograficamente e che subisca diverse fasi di indebolimento e rafforzamento durante il 2015, fino a scomparire quasi del tutto nelle ultime settimane.

Ma Madre Natura ci mostra che il calore oceanico può andare in profondità. E difatti il Blob, fenomeno comunque naturale, ha creato parecchia acqua calda anche in profondità in quella zona. Anche se sembra scomparire dalla superficie, un’analisi recente delle acque profonde mostra come il calore sia semplicemente sommerso:

ancora meglio si possono osservare i diagrammi di Hovmoller che mostrano le anomalie di temperatura nei primi 300 metri do profondità; una dal 1979 ad oggi e l’altra per gli ultimi quattro anni. La scala di temperatura è difficile da leggere ma dovrebbe aggirarsi tra -1.8°C e +1.8°C:

Quindi anche se la superficie si è raffreddata, l’acqua calda sta covando subito al di sotto ed è molto probabile che riemerga. Il Blob non è ancora finito ed il possibile salto alla fase positiva dell’indice PDO sembra essere una risposta ritardata al calore portato dal Blob stesso.

A livello previsionale non c’è accordo. Il modello CFSv2 prevede la scomparsa del Blob, mentre il l NMME la sua persistenza e di conseguenza la virata totale della PDO in territorio positivo:

Staremo a vedere…