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16/08/2016
Soffochiamo le voci contrarie

La Prof.ssa Valentina Zharkova dell’Università della Northumbria, già nota per aver creato un modello di attività solare con alta capacità predittiva, è stata pesantemente attaccata e criticata dai colleghi per aver pubblicato una ricerca in cui suggerisce che a causa del probabile Grand Minimum Solare potrebbe innescarsi un periodo di Piccola Era Glaciale di circa 35 anni.

La ricerca della Zharkova e del suo team mostra come l’attività solare potrebbe cadere a livelli pari a quelli visti durante la PEG del 1600. Le conclusioni della Zharkova hanno grosse implicazioni per il modellamento delle temperature globali, ma la sua analisi è respinta da alcuni scienziati climatici.

“Alcuni di loro sono stati molto accoglienti e propositivi. Ma altri addirittura aggressivi.”, ha detto la Zharkova durante il “Global Warming Policy Forum” in un intervista riguardo il suo studio. E ha aggiunto che, addirittura, alcuni scienziati hanno cercato di sopprimere questa ricerca.

“Hanno provato a silenziarci!”, ha detto. “Alcuni di loro hanno contattato la Royal Astronomical Society chiedendo, dietro le nostre spalle, di ritirare l’articolo.”

Zharkova ha scoperto che l’attività solare è guidata da due onde magnetiche interne al Sole che, tramite interferenza, possono annullarsi o amplificarsi reciprocamente, con conseguenza diretta per l’attività solare.

Questo modello predittivo, che funziona perfettamente per descrivere l’intensità dei cicli solari negli ultimi secoli, prevede ora un periodo di bassa  attività simile al Minimo di Maunder, periodo nel quale la bassa attività solare ha contribuito ad un pesante raffreddamento globale.

“Se è il Sole a guidare le temperature planetarie, allora ci aspettiamo una caduta simile a quella che ci fu durante il Minimo di Maunder, almeno nell’emisfero nord dove queste temperature sono be registrate. Non abbiamo invece misure dell’epoca per l’emisfero sud, così non sappiamo cosa avvenne lì in quel periodo.”

La cosiddetta Piccola Era Glaciale è un argomento molto controverso tra gli scienziati. Alcuni affermano che è stata la bassa attività solare a contribuire al clima gelido in Europa e Nord America, ma altri argomentano che sono state le eruzioni vulcaniche, in quanto il trend in discesa è cominciato prima che crollasse l’attività solare.

Così gli scienziati climatici sono stati molto svelti a chiedere alla Royal Astronomical Society di sopprimere le ricerche della Zhenkova. Ma la risposta è stata molto secca: “Questo è un lavoro fatto dagli scienziati che supportiamo, per favore discutetene con loro”

Zharkova non è la prima a suggerire che un periodo di bassa attività solare sta per causare un raffreddamento globale.

Uno studio del 2015 di Jorge Sanchez-Sesma del Mexican Institute of Water Technology ha scoperto che le oscillazioni nell’ammontare di luce che raggiunge la Terra possono avere un impatto molto più grande di quanto previsto.  Sanchez-Sesma ha esaminato i cicli solari degli ultimi 100.000 anni, comparandoli con le temperature dell’aria degli ultimi 25.000 anni nel bacino del fiume Congo. La ricostruzione indica un possibile abbassamento delle temperature globali di almeno 0,5°C per il resto del 21° secolo.

Shrinivas Aundhkar, direttore del Mahatma Gandhi Mission at Centre for Astronomy and Space Technology, mette in guardia dal 2015 sull’avvento di una mini era glaciale.

Il Prof. Cliff Ollier della Western Asutralia University , già dal 2013 avverte della profonda correlazione tra Sole e Clima.

Mentre per un gruppo di scienziati russi, il trend verso il basso è già iniziato, anche se non ancora visibile strumentalmente, e ci porterà nel cuore di una Piccola Era Glaciale per il 2055.

 

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